Se avete già dato uno sguardo in giro, tra le varie pagine, se avete già fatto un tour tra queste “stanze” della mia dimora virtuale, avrete già notato che il blog tratta diversi aspetti legati alla musica.
L’idea di base è quella di condividere una sorta di diario messo su con le esperienze vissute e le conoscenze apprese leggendo, studiando o parlando con gli altri.
Perché?
Perché credo fermamente nell’idea che la condivisione favorisce lo scambio di idee e la crescita personale.
La condivisione aiuta la cultura e consente che le si avvicinino anche persone che non avrebbero i mezzi per farlo. Il problema di base è la conoscenza: siamo consapevoli di non sapere determinate cose che potrebbero esserci utili? Per porla concretamente vi faccio un esempio.
Ad una bimba viene regalata una tastiera, un piccolo pianofortino giocattolo. Lei se ne innamora e passa le sue giornate a suonare ad orecchio le sue canzoncine preferite fino a che non convince i genitori a contattare un insegnante di pianoforte per prendere delle lezioni e imparare a suonare davvero.
I genitori le pagano gli studi, la sostengono e la accompagnano, ma conoscono davvero il mondo della musica per poterla guidare al meglio? Beh, a meno che i genitori non siano dei musicisti la risposta è “no”. Questi genitori hanno bisogno quindi di leggere e di parlare con chi ne sa più di loro perché fidarsi del primo “insegnante” che passa può non essere la strategia migliore. Questo ad esempio è il motivo principale per cui ho avviato la sezione dedicata alle interviste.
Nel nostro Paese ci sono tantissimi bravi insegnanti ma ci sono anche tante persone negative che insegnano solo perché non hanno di meglio da fare e che non riescono ad ammettere i loro limiti.
Il maestro che stimo di più è anche il più bravo che io conosca in zona, sia come interprete che come didatta. Il suono nome è conosciuto ovunque, anche all’estero. Quest’uomo, questo insegnante, questo musicista, non esita a dire ai suoi allievi che per raggiungere un livello “x” si devono rivolgere a quel tale musicista “y”. Il maestro è umile e non ha interesse a bloccare gli allievi ad un livello solo per il suo interesse e tornaconto personale. Un maestro non ti insegna solo lo strumento ma è anche un maestro di vita con il quale l’alunno si interfaccia e si relaziona creando spesso un bellissimo rapporto di complicità e fiducia .
Questo è solo uno dei mille esempi che potrei fare a sostegno dell’idea della condivisione come strumento di cultura e di confronto.
Siamo così abituati a pensare alla condivisione come al pubblicare la foto di un bel piatto di pasta o di ragazzi e ragazze in costume che abbiamo perso di vista il vero significato del termine condivisione. La condivisione, quella buona, è uno strumento davvero potente (A tal proposito vi consiglio la lettura di questo articolo de Il sole 24 ore). Condividere vuol dire utilizzare insieme una risorsa, fisica o meno che sia; condividere vuol dire contribuire, ognuno a proprio modo, alla società; condividere vuol dire avere in comune qualcosa con qualcun altro.
Nel blog troverete articoli sulla musica legata alla sfera psichica e sociale dell’uomo, articoli che volgono lo sguardo al metodo di studio dei musicisti e agli accorgimenti da tenere a mente quando ci si approccia all’insegnamento. (Questi ultimi possono venire letti anche come dei negativi, nel senso che possono essere utili non solo a me come insegnante ma anche ad un genitore che diventa quindi più preparato su ciò che si deve aspettare, almeno in linea di massima, dalla persona che guida suo figlio in questo percorso.)
Nel sito è possibile trovare anche del materiale usato a scopo ludico-didattico da poter scaricare.
Per concludere, la mission è quella di avvicinare le persone alla cultura e all’educazione a 360°. Sotto questa luce la musica è uno strumento dall’enorme importanza sociale ed educativa e per questo è importante integrarla con le altre forme d’arte e con la formazione a più ampio spettro. Inoltre, proprio grazie al blog, spero di poter ampliare la cerchia di persone con le quali mi confronto per continuare ad imparare sempre qualcosa di nuovo anche dall’esperienza degli altri.